Tour de France 2019, Top/Flop del Giorno
La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2019.
TOP
Simon Yates (Mitchelton-Scott): Praticamente invisibile sinora, tranne quando perdeva contatto, il britannico coglie l’attimo di libertà per centrare il suo primo successo in carriera al Tour de France. Pur non essendo quello dei giorni migliore, l’evidenza è nel non riuscire a fare la differenza su rivali che non sono esattamente della sua stessa caratura, riesce a scremare il gruppone e nel finale avere ancora energie necessarie per imporsi nettamente sui rivali nello sprint conclusivo.
Matteo Trentin (Mitchelton-Scott): Se non fosse per il suo compagno di squadra, probabilmente oggi la vittoria sarebbe stata sua. Capace di anticipare in vista della salita finale, si ritrova in testa alla corsa, con la possibilità poi di far valere eventualmente il suo spunto in volata nettamente superiore. Un signore poi nei commenti post tappa, festeggiando il successo di squadra al termine di una tattica che chiaramente lo ha visto uscirne penalizzato.
Gregor Muhlberger (Bora-hansgrohe): Lo scalatore austriaco si incolla alla ruota di Yates per tutta la salita, unico a riuscire a seguirlo in ogni suo movimento. Non dotato di uno spunto particolarmente veloce, paga un po’ anche l’inesperienza nel gestire una volata che partendo da quella posizione, in quel modo, ti vede sconfitto praticamente sempre. Ma questo terzo posto di tappa è la conferma di una crescita costante che sembra continuare. Da vedere fino a dove lo porterà.
FLOP
Dylan Teuns (Bahrain-Merida): Dopo il successo alla Planche des Belles Filles da lui oggi ci si aspettava sicuramente qualcosa in più in una tappa dura, ma non impossibile. Invece, non appena iniziano le salite subisce la corsa, correndo di rimessa e concludendo lontano dai migliori, rientrando solo nel finale sul gruppo degli inseguitori, ormai svogliato.
Romain Bardet (Ag2r La Mondiale): Il francese aveva due compagni di squadra davanti, segno che la voglia di rifarsi nel team c’è. Considerando il suo grande distacco in classifica, che domani aumenterà ulteriormente, probabilmente dei big è quello che oggi aveva più interesse a provare a muoversi, cercando sin dall’inizio di smuovere le acque. Certo, sempre che le gambe ci siano, cosa che sinora non sembra…
Rohan Dennis (Bahrain-Merida): La situazione non è chiara, per cui eviteremo di scriverne troppo. Ma è evidente che qualcosa non ha funzionato.
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